Risposta lenta dal Ministero, possibile risarcimento per l’Inps

Legittima la pretesa avanzata dall’istituto previdenziale e connessa alla tardiva risposta del Ministero dell’Istruzione a una specifica richiesta di documentazione

Risposta lenta dal Ministero, possibile risarcimento per l’Inps

Possibile la condanna della pubblica amministrazione – il Ministero dell’Istruzione, in questo specifico caso – per la tardiva risposta alla richiesta di documentazione presentata dall’Istituto nazionale di previdenza sociale e concernente l’istruzione delle domande di riliquidazione del trattamento di quiescenza avanzate da alcuni dipendenti. Nella vicenda in esame l’Inps ha agito quale successore ex lege dell’Inpdap e ha chiamato in causa il Ministero dell’Istruzione, chiedendone la condanna al pagamento di quasi 2.900 euro come risarcimento del danno patito dall’istituto previdenziale in seguito alla ritardata trasmissione, da parte del Ministero, della documentazione necessaria ad istruire la domanda di riliquidazione del trattamento di quiescenza presentata da alcuni dipendenti, domanda che, debitamente istruita, avrebbe dovuto essere trasmessa all’Enpas – poi Inpdap, poi Inps – entro il termine di quindici giorni. Questo termine non è stato rispettato a causa della tardiva risposta del Ministero, e ciò legittima la richiesta presentata dall’istituto previdenziale e volta ad ottenere il risarcimento del danno conseguente al versamento degli interessi sulla ritardata erogazione della prestazione richiesta dai dipendenti cessati dal servizio. (Ordinanza 36209 del 23 novembre 2021 della Cassazione)

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