Sanzione più pesante per il ladro che mette a segno un colpo in spiaggia
Rilevante il fatto di avere approfittato del contesto balneare e dell’abitudine dei bagnanti di lasciare incustoditi i propri oggetti in spiaggia per fare il bagno

Condanna più severa per il ladro che mette a segno un colpo in spiaggia, approfittando del contesto balneare e portando via una borsa – contenente un portafoglio, un cellulare e un orologio d’oro – lasciata sotto un ombrellone da una donna allontanatasi per fare il bagno. Impossibile, in sostanza, mettere in dubbio i dettagli dell’episodio. Impossibile, allo stesso tempo, provare a porre in discussione le due aggravanti riconosciute a carico del ladro. Su quest’ultimo punto i magistrati richiamano il principio secondo cui va riconosciuta l’esposizione della cosa per necessità o per consuetudine o per destinazione alla pubblica fede quando il ladro si impossessa di effetti personali sottratti ai bagnanti sulla spiaggia, poiché rientra nelle abitudini sociali, e nella pratica di fatto, di lasciare incustoditi tali oggetti e abbandonare temporaneamente la spiaggia per andare a fare il bagno. Il contesto consente anche di riconoscere che il ladro ha profittato di circostanze tali da ostacolare la privata difesa, poiché in spiaggia vi sono condizioni oggettive concretamente agevolative del compimento dell’azione criminosa messa a segno dal ladro. (Sentenza 23940 del 22 giugno 2022 della Corte di Cassazione)