Se la buca è visibile e la caduta si verifica in pieno giorno, è comunque colpevole l’ente locale
Dettagli irrilevanti, secondo i giudici, anche perché non è stato provato che l’avvallamento si fosse manifestato pochi minuti prima dell’incidente

Buca facilmente visibile e caduta verificatasi in pieno giorno: questi dettagli non salvano comunque l’ente locale. Confermato perciò il risarcimento in favore del ciclista finito a terra a causa di un avvallamento presente su una strada provinciale. Difatti, per i giudici non si può escludere la colpa della Provincia solo perché la buca era avvistabile e l’incidente si è verificato in pieno giorno ad agosto. I magistrati respingono la tesi secondo cui solo perché l’avvallamento era percepibile per la sua dimensione e per l’orario in cui è avvenuto l’incidente la condotta del ciclista integra, di per sé, il caso fortuito, e libera l’ente locale da ogni responsabilità. Questi particolari, invece, non sono ritenuti sufficienti a cancellare l’obbligo gravante sull’ente locale, ossia prevenire l’avvallamento certamente presente ed intrinsecamente pericoloso, anche perché, aggiungono i giudici, non è stato provato che l’avvallamento si fosse appena creato, cioè si fosse manifestato pochi minuti prima del passaggio del ciclista poi finito a terra. Ragionando diversamente, invece, tutti i custodi di strade potrebbero permettersi di lasciarle non riparate a tempi indefiniti, ovvero astenersi dalla custodia, perché gli avvallamenti possono essere percepiti materialmente da chi passa nelle ore luminose del giorno, e soltanto negli orari notturni risorgerebbe l’obbligo della custodia. (Ordinanza 13729 del 2 maggio 2022 della Corte di Cassazione)