Impossibile, secondo i giudici, mettere in discussione l’irregolarità compiuta dall’uomo alla guida
Il non aver potuto avvistare – per la presenza di un grosso autocarro con rimorchio lungo la carreggiata – il cartello stradale indicante il limite di velocità non può giustificare né rendere in parte meno grave la condotta dell’automobilista, capace di tenere una velocità superiore di quasi 30 chilometri orari al limite massimo consentito sul tratto di strada. Impossibile, secondo i giudici, accogliere la tesi difensiva mirata a sostenere l’incolpevole convincimento dell’automobilista in merito alla legittimità della andatura da lui tenuta e pari a quasi 80 chilometri orari. Su questo punto, difatti, la presenza dell’autoarticolato sulla carreggiata, con conseguente impossibilità temporanea di vedere la segnaletica stradale, non può giustificare l’automobilista, il quale, annotano i giudici, avrebbe dovuto, prima di intraprendere la manovra di sorpasso del grosso autocarro, accertare comunque l’eventuale presenza, lungo la carreggiata, di prescrizioni di limiti di velocità. (Ordinanza 35176 del 18 novembre 2021 della Cassazione)