Stop al lavoro prima della nascita della figlia: a rischio l’assegno divorzile

Ipotizzabile che la rinuncia all’impiego non sia stata conseguenza della necessità di occuparsi della famiglia

Stop al lavoro prima della nascita della figlia: a rischio l’assegno divorzile

A rischio l’assegno divorzile per l’ex moglie se pare emergere che durante il matrimonio la sua scelta di lasciare il lavoro non sia stata conseguenza della necessità di occuparsi con maggiore attenzione della famiglia. Nello specifico è stato posto in evidenza il fatto che la donna, dopo la nascita della figlia, non ha svolto attività lavorativa per lungo tempo, mentre prima del lieto evento lavorava come ricercatrice. Questi elementi vengono però messi in discussione, anzi addirittura smentiti, proprio dalle parole della donna, la quale ha raccontato di avere cessato di svolgere attività di ricerca già 4 anni prima della nascita della bambina. In sostanza ella non ha rinunciato a un impiego come ricercatrice, bensì, osservano i giudici, ha semplicemente visto scadere il contratto di co.co.co. stipulato in forza di borsa di studio, e, una volta preso atto del mancato rinnovo, non ha ottenuto altre offerte. Inoltre, si è appurato, osservano i giudici, che l’attività di ricerca della donna non è stata affatto interrotta alla nascita della figlia, di cui si sono sempre occupati, in maniera paritaria, il padre e la madre. (Ordinanza 18838 del 10 giugno 2022 della Corte di Cassazione)

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