Studia, si laurea e diventa avvocato mentre il marito lavora garantisce un reddito alla famiglia: niente assegno divorzile per l’ex moglie

Rilevante lo sforzo fatto dall’uomo per dare modo all’allora consorte di portare avanti il proprio percorso di studi e professionale

Studia, si laurea e diventa avvocato mentre il marito lavora garantisce un reddito alla famiglia: niente assegno divorzile per l’ex moglie

Niente assegno divorzile per l’ex moglie che durante il breve matrimonio è riuscita a diventare avvocato anche grazie al tempo libero di cui ha potuto godere grazie al marito. Nella vicenda presa in esame dai giudici è emerso difatti che è stato l’uomo a consentire all’allora consorte di dedicarsi agli studi universitari durante la vita matrimoniale. In sostanza, il marito si è dedicato costantemente al proprio lavoro per garantire un reddito a lui e alla moglie e quest’ultima ha così potuto conseguire la laurea in Giurisprudenza, ottenere poi l’abilitazione alla professione forense ed infine esercitare come avvocato, acquisendo così una posizione reddituale superiore a quella dell’oramai ex marito. Per i giudici, acclarati i progressi professionali compiuti dalla donna durante il matrimonio – durato solo tre anni –, è evidente che ella abbia la possibilità di sfruttare la propria formazione e di procurarsi in autonomia i mezzi adeguati per il proprio sostentamento. Ciò significa però che lei deve rinunciare alla pretesa di vedersi versare ogni mese l’assegno divorzile dall’ex marito. (Ordinanza 12537 del 20 aprile 2022 della Corte di Cassazione)

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