Trasportare e scaricare un divano dinanzi a un cassonetto non è illecita gestione di rifiuti
Caduta ogni accusa a carico di un uomo finito sotto processo per avere depositato un divano in stoffa nei pressi di un cassonetto

Impossibile parlare di illecita gestione di rifiuti a fronte di una singola condotta consistita nel trasportare un divano in stoffa e nello scaricarlo dinanzi a un cassonetto. Cancellata l’ammenda – 1.800 euro, per la precisione – con cui era stato sanzionato un uomo finito sotto processo perché accusato di avere effettuato attività di raccolto, trasporto e smaltimento di rifiuti non pericolosi senza essere in possesso delle necessarie autorizzazioni imposte dalla legge. A salvare l’uomo è il fatto che egli sia stato colto in fallo subito dopo avere depositato il singolo rifiuto, di natura evidentemente domestica, nei pressi di un cassonetto per la raccolta della spazzatura. Rilevante anche il fatto che il trasporto del divano sia stato effettuato con un motoveicolo non di proprietà dell’uomo finito sotto processo. I giudici ribadiscono che sì è sufficiente anche un solo episodio per parlare di gestione illecita di rifiuti, ma allo stesso tempo è necessario accertare una minimale organizzazione che escluda la natura occasionale ed estemporanea della condotta. (Sentenza 2213 del 19 gennaio 2022 della Cassazione)