Veicolo di emergenza investe e uccide un cane: colpevole il padrone

Niente risarcimento per il padrone dell’animale. Per i giudici, difatti, l’essere umano ha tenuto una condotta imprudente

Veicolo di emergenza investe e uccide un cane: colpevole il padrone

Colpevole il padrone che non tiene al guinzaglio il cane e così consente, in sostanza, che l’animale venga investito e ucciso da un mezzo d’emergenza. Applicando questo principio alla vicenda in esame, è stata respinta la richiesta di risarcimento avanzata da una donna a seguito della perdita del cane a cui era profondamente affezionata. Ella è da ritenere colpevole, secondo i giudici, poiché ha tenuto una condotta imprudente e non ha tenuto al guinzaglio il proprio cane, nonostante la presenza di un veicolo di emergenza, consentendogli così di girovagare liberamente e di finire, purtroppo, sotto le ruote del mezzo. Dalla ricostruzione dei fatti è emerso che il quadrupede è stato investito e ucciso dalle ruote di un veicolo di un’associazione di protezione civile, intervenuto per sedare un incendio. La padrona ha chiesto il risarcimento sia del danno patrimoniale, consistente nelle spese veterinarie di accertamento della morte dell’animale e di rimozione della carcassa, sia del danno non patrimoniale, consistente nella lesione del rapporto affettivo con il cane, ossia nel pregiudizio al valore di affezione costituito dall’animale. I giudici replicano che il conducente del veicolo in servizio di emergenza, e con i segnalatori acustici e luminosi attivi, non aveva obblighi di rispettare le regole proprie del Codice della strada a presidio della circolazione, e aggiungono che l’evento deve attribuirsi al concorso di colpa della padrona che ha lasciato il cane incustodito, esponendolo così all’incidente risultatogli fatale. (Ordinanza 9864 del 28 marzo 2022 della Corte di Cassazione)

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