Viaggia senza biglietto, non vuol scendere dal treno e blocca il convoglio in stazione: è interruzione di pubblico servizio
Condanna inevitabile per una donna. Inequivocabili, secondo i giudici, le conseguenze del comportamento da lei tenuto

Pessima idea, senza dubbio, quella di viaggiare in treno senza biglietto. Ancora peggio, però, è rifiutarsi di scendere, dopo essere stati beccati, e costringere così il convoglio a rimanere bloccato in stazione, provocando problemi e ritardi sulla tratta. Quest’ultimo comportamento, ossia la resistenza opposta alla richiesta del capotreno di lasciare il convoglio, vale difatti una condanna per interruzione di pubblico servizio. A essere sanzionata, nella vicenda presa in esame dai giudici, è stata una donna, che, una volta trovata senza biglietto dal controllore, si è non solo rifiutata di fornire le proprie generalità ma anche di scendere dal treno, così obbligando il convoglio a una lunga, imprevista sosta in stazione e causando immaginabili conseguenze su tutta la tratta, testimoniate, nello specifico, anche dalla cancellazione di alcuni treni. In sostanza, la donna ha causato col proprio comportamento l’interruzione per oltre 40 minuti del servizio pubblico ferroviario. (Sentenza 10614 del 24 marzo 2022 della Corte di Cassazione)