Violenze subite durante le relazioni, inidonea come genitore la madre che non riesce a percepire il disagio vissuto dalla prole
Confermata la declaratoria di adottabilità dei figli della donna che non in grado di comprendere i loro bisogni psicologici

Le tormentate e sfortunate relazioni sentimentali avute dalla donna, costretta dai compagni a subire maltrattamenti e violenze, non possono ridimensionare le carenze da lei mostrate nei confronti della prole. Confermata perciò l’adottabilità dei figli come unica soluzione per tutelarne lo sviluppo psico-fisico. Per i giudici ciò che conta è l’evidente inidoneità della donna ad assolvere il proprio ruolo genitoriale, nonostante l’ampio sforzo profuso da servizi sociali e istituzioni per sostenerla nel compito da parte di servizi e istituzioni. Inequivocabili, in particolare, le sue insormontabili difficoltà nel riconoscere i bisogni psicologici e di cura dei figli e la sua incapacità di revisione critica della sua storia personale, costellata da maltrattamenti e violenze durante tormentate e sfortunate relazioni sentimentali. A questo proposito, i giudici sottolineano soprattutto l’incapacità della donna di comprendere la situazione di disagio vissuta dai figli esposti alla violenza familiare e tenuti in condizioni di trascuratezza. (Ordinanza 2481 del 27 gennaio 2022 della Cassazione)