Visibile la buca creatasi tra due caditoie: niente risarcimento per la persona che in quel punto è inciampata e finita a terra
Nessun addebito a carico del Comune. Colpevole la persona danneggiata, che ha tenuto una condotta imprudente e non accorta

Niente risarcimento per la caduta provocata da una piccola buca creatasi fra due caditoie destinate al convogliamento delle acque piovane. Inutile l’azione risarcitoria proposta dalla persona vittima del capitombolo e rivolta contro il Comune. Per i giudici, difatti, i dettagli dell’episodio sono inequivocabili: la caduta è causalmente ascrivibile in via esclusiva alla condotta imprudente e non accorta della persona danneggiata, condotta tale da configurare il caso fortuito e da escludere la responsabilità dell’ente locale. In particolare, i giudici osservano che dalle foto è evidente che lo spazio tra le due caditoie, ove si sarebbe creata la fessura, è ridottissimo e non costituisce alcun pericolo aggiuntivo rispetto a quello creato dalle stesse caditoie per lo smaltimento delle acque piovane caratterizzate, per loro stessa natura, dalla presenza di feritoie attraverso le quali assicurare il deflusso dell’acqua. In sostanza, un comportamento di normale prudenza avrebbe imposto alla persona vittima della caduta una particolare cautela ed una maggiore attenzione nello scendere dal gradino del marciapiede proprio in corrispondenza delle dette caditoie. E peraltro le caditoie, unitamente alla zona tra le due griglie, risultano visibilissime, essendo evidenziate dalla presenza della vernice delle strisce pedonali. (Ordinanza 35415 dell’1 dicembre 2022 della Corte di Cassazione)