A 29 anni il figlio in buona salute deve dire addio al mantenimento paterno

L’età consente, secondo i giudici, di presumere la capacità del soggetto di lavorare per provvedere al proprio sostentamento

A 29 anni il figlio in buona salute deve dire addio al mantenimento paterno

Impensabile obbligare il genitore a versare ancora il mantenimento al figlio che ha 29 anni, a maggior ragione se quest’ultimo è ritenuto in grado, vista l’età, di lavorare per provvedere al proprio sostentamento, non risultando provata alcuna condizione di disabilità né tantomeno un percorso di studi ancora da completare. I giudici ribadiscono che il figlio divenuto maggiorenne ha diritto al mantenimento a carico dei genitori soltanto se, ultimato il prescelto percorso formativo scolastico, dimostri di essersi adoperato effettivamente per rendersi autonomo economicamente, impegnandosi attivamente per trovare un’occupazione in base alle opportunità reali offerte dal mercato del lavoro, anche ridimensionando, se necessario, le proprie aspirazioni, senza indugiare nell’attesa di una opportunità lavorativa consona alle proprie ambizioni. Nel caso specifico preso in esame i giudici hanno ritenuto legittime le proteste del genitore, a fronte della condotta delle sue due figlie che a 29 anni è logico ipotizzare siano in grado di lavorare per provvedere al proprio sostentamento. (Ordinanza 2056 del 24 gennaio 2023 della Corte di Cassazione)

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