Adozione del minore: necessario valutare la situazione attuale dei genitori

I giudici ritengono discutibile il fatto che la madre e il padre siano stati dichiarati incapaci di attendere alla funzione genitoriale ma con un giudizio rivolto prevalentemente al passato

Adozione del minore: necessario valutare la situazione attuale dei genitori

Può essere messo in discussione il provvedimento di adozione del minore se la madre e il padre sono stati sì dichiarati incapaci di attendere alla funzione genitoriale ma con un giudizio rivolto prevalentemente al passato e pur dando atto che essi si trovavano in condizioni di indigenza quando furono sottoposti al vaglio dei ‘Servizi sociali’. Necessario, quindi, rivalutare la posizione dei due genitori del bambino, anche perché la decisione che ha portato a dichiarare l’adottabilità del minore non si è occupata della valutazione prognostica della recuperabilità al ruolo genitoriale e della necessità per il minore di non recidere i legami familiari in considerazione delle nuove circostanze di fatto riguardanti l’esistenza e le condizioni del nucleo familiare originario. Nello specifico, i due genitori non sono stati in passato all’altezza dei loro compiti ed hanno creato - con i figli maggiori - una rete familiare di supporto, caricando i figli maggiori di compiti e responsabilità non adeguati alla loro età e pregiudizievole per i figli minori, e sono stati discontinui nella partecipazione ai programmi di sostegno predisposti nell’ausilio ai loro compiti genitoriali e ciò ha che ha reso difficile agli operatori il compito di attuare un concreto piano di sostegno. Tuttavia, deve essere considerato, precisano i giudici, che lo stato di abbandono che giustifica la dichiarazione di adottabilità ricorre allorquando i genitori non sono in grado di assicurare al minore quel minimo di cure materiali, calore affettivo, aiuto psicologico indispensabile per lo sviluppo e la formazione della sua personalità ed ovviamente la situazione non sia dovuta a motivi di carattere transitorio. In questa ottica non si può ignorare, aggiungono i giudici, il forte legame affettivo tra genitori e figli che hanno tutti manifestato il desiderio di tornare nella loro famiglia, né si può non valutare la circostanza che i due genitori si sono trasferiti in un nuovo immobile di 95 metri quadrati, adeguato alle esigenze familiari azzerando le iniziali morosità del canone locativo, e inoltre hanno ricercato nuove e redditizie attività lavorative, al fine di sostenere economicamente la famiglia, e hanno svolto con impegno e dedizione i percorsi a sostegno della genitorialità loro prescritti. Necessario, quindi, un nuovo rigoroso accertamento sulla situazione di abbandono, sia sotto l’aspetto della privazione di assistenza morale e materiale da parte dei genitori, che sotto l’aspetto della irreversibilità di tale situazione. (Ordinanza 9501 del 6 aprile 2023 della Corte di Cassazione)  

News più recenti

Mostra di più...