Asfalto viscido: colpevole l’automobilista che tiene una condotta imprudente
Colpevole, e quindi non risarcibile, l’automobilista che tiene una condotta imprudente alla guida e, anche a causa dell’asfalto stradale viscido, perde il controllo del mezzo

Nel caso specifico, si è rivelata priva di fondamento l’azione giudiziaria con cui una donna ha chiamato in causa ‘ANAS’ e Comune per chiederne la condanna al risarcimento dei danni da ella subiti in seguito a un incidente stradale verificatosi nel marzo di quindici anni fa, quando, alla guida del veicolo di sua proprietà - su cui viaggiavano, in qualità di trasportate, anche le due - aveva perso il controllo del mezzo a causa della repentina ed imprevista perdita di aderenza stradale, dovuta, a suo dire, alla presenza di una lente di acqua mista a fango e melma stazionante sulla sede viaria in corrispondenza di una stradina rurale da cui era alimentata. La donna ha sostenuto di aver perso il controllo della propria autovettura mentre percorreva, a bassa velocità e con pioggia in atto, la strada, sprovvista della segnaletica stradale di ‘strada deformata’ e del cartello indicante il limite di velocità di 50 chilometri orari, e, quindi, a suo dire, il sinistro si è verificato esclusivamente a causa della carente manutenzione della strada, della mancanza di segnaletica, dell’insufficienza del manto stradale e dell’assenza di un guardrail con cuspide regolamentare. La versione fornita è stata ritenuta poco plausibile dai giudici, i quali, invece, hanno attribuito, in termini di esclusiva efficienza causale, l’evento occorso proprio alla donna, ossia alla sua imprudente condotta di guida. (Ordinanza 27314 del 25 settembre 2023 della Cassazione)