Respinte le obiezioni proposte dal padre. Per i giudici il figlio ha ancora necessità di essere mantenuto
Confermato il mantenimento per il figlio che ha quasi 30 anni di età, si è laureato come igienista dentale e con questo ruolo svolge un’attività lavorativa part-time. Nonostante tali elementi, difatti, per i giudici è fondamentale la constatazione che il ragazzo è iscritto all’Università per il conseguimento della laurea in Medicina e ha compiuto questa scelta col sostegno del padre che, difatti, contribuisce al pagamento delle tasse universitarie. Chiuso ufficialmente il rapporto coniugale, tra moglie e marito ci sono, come quasi sempre, strascichi sul fronte economico. In particolare, l’uomo viene obbligato a versare all’ex moglie l’assegno divorzile e il contributo per il mantenimento dei due figli della coppia. A essere contestato dall’uomo è soprattutto l’onere pecuniario riguardante il figlio maggiorenne che ha quasi 30 anni, è laureato e lavora part-time come igienista dentale. Proprio l’attività lavorativa del figlio viene richiamata dal padre per contestare il mantenimento. Questo dato, però, non è ritenuto sufficiente dai giudici, i quali sanciscono che il ragazzo ha tuttora necessità di essere mantenuto poiché, pur svolgendo attività lavorativa part-time come igienista dentale, frequenta Medicina proprio con l’approvazione del padre. (Ordinanza 34089 del 12 novembre 2021 della Cassazione)