Automobilista ha gli occhi rossi e rifiuta il test per verificare se ha assunto stupefacenti: possibile la non punibilità

I giudici sottolineano che mancano elementi concreti per attribuire al conducente una condotta pericolosa

Automobilista ha gli occhi rossi e rifiuta il test per verificare se ha assunto stupefacenti: possibile la non punibilità

Automobilista fermato in montagna: ha gli occhi rossi e rifiuta il test per verificare se ha assunto stupefacenti. Possibile, tuttavia, riconoscere la sua non punibilità, poiché, secondo i giudici, sono fragili gli elementi richiamati per ritenere che il conducente abbia messo in pericolo la sicurezza della circolazione stradale, ossia l’avere egli percorso in orario notturno una strada di montagna potenzialmente scivolosa o ghiacciata e l’avere trasportato un passeggero a bordo. Nello specifico, i giudici sottolineano che nel compiere il raffronto fra la condotta di rifiuto opposta dall’automobilista in sede di controllo e la condotta di guida da lui effettivamente tenuta ci si è limitati a considerazioni del tutto astratte che presumono la pericolosità del comportamento dell’automobilista, ma sulla base di circostanze non accertate, ossia la tenuta della strada, e senza descrivere il reale contesto né le modalità della condotta, ovverosia in che cosa sia consistita l’irregolarità della circolazione, tale da renderla potenzialmente pericolosa, tanto più che non sono neanche descritte le condizioni di traffico in cui si è verificato l’episodio. (Sentenza 32254 del 2 settembre 2022 della Corte di Cassazione)

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