Bambino attraversa la strada e viene investito: quale responsabilità per il conducente?

Nessuna colpa se la vettura già si trovava davanti al punto di entrata nella carreggiata e quindi lo scontro era inevitabile

Bambino attraversa la strada e viene investito: quale responsabilità per il conducente?

Nessuna responsabilità attribuibile all’automobilista che con la propria vettura investe un bambino di appena 2 anni se si appura che l’attraversamento stradale, da parte del bambino, è stato improvviso ed imprevedibile, in quanto egli è sbucato dietro la sagoma di un’automobile che, in sosta sulla destra della carreggiata, impediva la visibilità al conducente della vettura che sopraggiungeva e che non aveva potuto evitare di colpirlo. Su questo punto, difatti, i giudici si soffermano per evidenziare l’inevitabilità dello scontro, in quanto la vettura già si trovava davanti al punto di entrata nella carreggiata e porgeva, alla corsa del bambino, il proprio lato anteriore destro. A salvare l’automobilista, infine, un ultimo dettaglio: si è accertato che che la velocità dell’autovettura da lui condotta possa avere avuto una qualsiasi incidenza sull’investimento del pedone o che fosse inadeguata in relazione alle condizioni dei luoghi. Al contrario, gli elementi di prova acquisiti hanno pienamente confermato che la condotta del bambino, connotata da assoluta imprevedibilità, ha reso impossibile il tentativo di una manovra di emergenza atta del conducente per evitare l’impatto con il veicolo, così attestando che non potevano muoversi rilievi alla condotta stradale del conducente dell’autovettura, in quanto l’impatto è avvenuto quando il veicolo già si trovava all’altezza del punto in cui è uscito il bambino, il quale, stante la bassa statura dovuta all’età, non poteva essere avvistato attraverso i vetri dell’autovettura parcheggiata. (Ordinanza 20140 del 13 luglio 2023 della Cassazione)

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