Buca occultata dai rifiuti: colpevole il cittadino che inciampa e finisce a terra
I giudici precisano che non è risultata con certezza la presenza di una buca bensì è stata riscontrata una mera sconnessione di modeste dimensioni e non costituente un ostacolo idoneo a cagionare la caduta del normale utente della strada

Niente ristoro economico ridotto per il privato cittadino che finisce a terra a causa di una buca presene sulla strada comunale ma coperta da rifiuti solidi e liquidi. I giudici escludono la responsabilità dell’ente locale mentre ritengono evidente l’imprudenza addebitabile alla persona vittima del capitombolo. Ricostruito nei dettagli l’episodio: un uomo finisce a terra, nel novembre del 2012, mentre percorre a piedi una strada della città di Napoli. A farlo finire rovinosamente a terra è stata, sostiene, una buca presente sulla strada e occultata da rifiuti solidi e liquidi. Consequenziale la sua richiesta di risarcimento nei confronti del Comune, a fronte dei danni riportati a seguito della caduta e consistenti nella lesione del tendine di Achille. Per i giudici, però, va esclusa anche l’ipotesi della suddivisione alla pari della responsabilità tra il Comune e il privato cittadino, che quindi non ha diritto ad alcun ristoro economico. Ciò perché non è risultata con certezza la presenza di una buca bensì è stata riscontrata, osservano i giudici, una mera sconnessione di modeste dimensioni che non poteva integrare un ostacolo idoneo a cagionare la caduta del normale utente della strada. (Ordinanza 36177 del 12 dicembre 2022 della Corte di Cassazione)