Cane grande e pericoloso: il padrone deve essere ancora più prudente
Sacrosanta, perciò, la condanna di un uomo che non è riuscito a tenere a bada il proprio pitbull, che ha aggredito e morso un uomo che andava a spasso col proprio cane

Evidente, secondo i giudici, l’elemento della colpa del padrone, elemento rappresentato dalla mancata adozione delle debite cautele nella custodia dell’animale, soprattutto perché più grande e pericoloso è l’animale, maggiore è la prudenza richiesta al padrone. Nessun dubbio sulle responsabilità del padrone del pitbull. L’uomo è ritenuto colpevole del reato di lesioni personali colpose. Ciò perché, in generale, la posizione di garanzia assunta dal detentore di un cane gli impone l’obbligo di controllare e custodire l’animale adottando ogni cautela per evitare e prevenire le possibili aggressioni a terze persone, finanche all’interno dell’abitazione, e, poi, a fronte di un cane di una razza che, per mole ed indole, si palesi più aggressivo, come, ad esempio, un pitbull, l’obbligo di custodia che grava sul padrone è ancor più rilevante. Di conseguenza, al proprietario del cane fa capo una posizione di garanzia per la quale egli è tenuto ad adottare tutte le cautele necessarie a prevenire le prevedibili reazioni dell’animale, considerandone anche la razza di appartenenza, poiché vi sono talune razze di cane che, viste le diverse e maggiori potenzialità lesive, necessitano, normalmente, di una maggiore attenzione da parte dei padroni. (Sentenza 31821 del 24 luglio 2023 della Cassazione)