Colpevole il Comune che annulla in autotutela un ‘permesso di costruire’ che in origine non poteva essere rilasciato
Può essere riconosciuta la responsabilità risarcitoria del Comune che annulla in autotutela un ‘permesso di costruire’ che non poteva essere rilasciato

Nel caso specifico, preso in esame dai giudici, è risultato decisivo appurare che, per un verso, il Comune non si era avveduto, con colpevole negligenza, di un vincolo autostradale che risultava dagli atti, e, per altro verso, che la parte privata, per mezzo del proprio progettista, aveva attestato erroneamente l’inesistenza di vincoli. In sostanza, non vi sono dubbi sulla responsabilità del Comune in caso di annullamento del ‘permesso di costruire’, qualora il progettista abbia erroneamente attestato l’inesistenza di vincoli. Nel caso specifico, oggetto del processo, due privati cittadini avevano ottenuto da un Comune un ‘permesso di costruire’ con cui era stata, tra l’altro, assentita l’installazione di un manufatto in legno su un’area confinante con un tratto autostradale, ma, successivamente, il Comune aveva adottato un provvedimento con cui, vista la nota cui ‘Autostrade per l’Italia s.p.a.’ aveva comunicato il proprio contrario avviso in ordine all’installazione del manufatto, in quanto ubicato all’interno della fascia di rispetto autostradale, aveva disposto l’annullamento del titolo edilizio in precedenza accordato, limitatamente al medesimo manufatto e ne aveva contestualmente ingiunto la demolizione. I giudici hanno chiarito che la condotta della parte privata e quella del Comune hanno avuto la medesima incidenza causale nel determinare il rilascio del titolo edilizio illegittimo poi annullato. (Sentenza 9879 del 17 novembre 2023 del Consiglio di Stato)