Composizione negoziata della crisi d’impresa: possibile la cessione dell’azienda

L’autorizzazione, da parte dei giudici, è condizionata però alla tutela dei creditori, alla salvaguardia dei partners commerciali e al mantenimento dei livelli occupazionali

Composizione negoziata della crisi d’impresa: possibile la cessione dell’azienda

Possibile il via libera alla cessione dell’azienda nell’ambito della composizione negoziata della crisi d’impresa. Fondamentale però rispettare determinati paletti, come la salvaguardia dei rapporti coi partners commerciali e il mantenimento dei livelli occupazionali, per ottenere l’autorizzazione all’operazione. Ciò significa che nel contesto della composizione negoziata della crisi d’impresa il giudice, chiamato a decidere sulla richiesta di autorizzazione alla cessione dell’azienda, può entrare nel merito non solo della scelta dell’imprenditore ma anche nel progetto di risanamento in cui si colloca la richiesta di autorizzazione alla vendita dell’azienda. In questa ottica, quindi, la cessione dell’azienda può essere autorizzata innanzitutto se essa pare rispondere all’interesse dei creditori, valutato mediante il raffronto con il probabile ricavato in sede di liquidazione concorsuale. Poi la cessione deve risultare coerente con il piano di risanamento delineato o prospettato per il superamento delle condizioni di squilibrio patrimoniale o economico-finanziario dell’imprenditore e con gli strumenti di cui quest’ultimo intenda avvalersi all’esito delle trattative. Infine, per la cessione deve essere previsto od ipotizzato l’espletamento di una procedura competitiva, con pubblicità e informazioni da dare a potenziali imprenditori interessati all’acquisto, e deve anche essere predisposta la salvaguardia dei rapporti con i principali partners commerciali e previsto il mantenimento dei livelli occupazionali. (Ordinanza del 4 novembre 2022 del Tribunale di Parma)

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