Concordato preventivo: necessario che il giudice verifichi la funzionalità del piano

La proposta deve assicurare in ogni caso il pagamento della soglia minima di almeno il 20 per cento dell'ammontare dei crediti chirografari

Concordato preventivo: necessario che il giudice verifichi la funzionalità del piano

In materia di concordato preventivo, la normativa, nel prevedere che, fatta eccezione per il concordato con continuità aziendale, la proposta deve assicurare in ogni caso il pagamento della soglia minima di almeno il 20 per cento dell'ammontare dei crediti chirografari, definisce l'ambito del controllo della fattibilità giuridica demandato al giudice, imponendogli di verificare la funzionalità del piano rispetto al raggiungimento di un risultato che preveda necessariamente il soddisfacimento dei creditori chirografari nell'indicata percentuale. Non potendo la condizione posta dalla norma risolversi in una clausola di stile, alla sua previsione deve necessariamente corrispondere un controllo non meramente esteriore da parte del giudice, al quale deve riconoscersi il potere di accertare, ai fini dell'ammissione del debitore alla procedura, l'esistenza di ragionevoli probabilità di realizzazione dell'obiettivo minimo indicato. Logico, quindi, ritenere che la normativa abbia assegnato al Tribunale un sindacato più pregnante sulla realizzabilità della proposta, ovviamente con riferimento al soddisfacimento del 20 per cento dei crediti chirografari. Impossibile ritenere sufficiente che l’entità delle risorse offerte da una società fosse formalmente pari al fabbisogno concordatario, dovendo essere i creditori, in sede di approvazione della proposta, a doverne valutare la convenienza economica. (Ordinanza 21941 del 21 luglio 2023 della Cassazione)

News più recenti

Mostra di più...