Danni all’agente mentre consuma il pasto in mensa: colpevole il Ministero

Un agente di Polizia penitenziaria il quale ha riportato la frattura di una protesi dentaria fissa dopo aver masticato una pietra rivenuta nella pietanza ingerita

Danni all’agente mentre consuma il pasto in mensa: colpevole il Ministero

Addebitabile al Ministero della Giustizia la responsabilità per l’incidente capitato a un agente di Polizia penitenziaria il quale ha riportato la frattura di una protesi dentaria fissa dopo aver masticato una pietra rivenuta nella pietanza ingerita mentre consumava il pasto presso la mensa dell’Istituto di appartenenza. I giudici hanno osservato che la preparazione dei cibi, destinati al consumo dei dipendenti dell’istituto penitenziario avveniva - sebbene oggetto di un servizio che era stato esternalizzato mediante appalto - non solo in luoghi messi a disposizione dall’amministrazione penitenziaria, ma anche sotto l’ingerenza della stessa amministrazione, che conservava il potere di fare controlli a campione. Irrilevante, quindi, rispetto alla posizione del soggetto danneggiato, ogni questione che attiene ai rapporti tra il Ministero della Giustizia e la società appaltatrice del servizio di mensa, poiché in tema di responsabilità per gli infortuni sul luogo di lavoro, nel caso in cui il danno di cui si invoca il risarcimento consegua a un evento riconducibile, sotto il profilo causale, a più soggetti, questi ultimi, quale che sia il titolo (contrattuale o extracontrattuale) per il quale siano chiamati a rispondere, sono solidalmente responsabili nei confronti della vittima, la quale può conseguentemente pretendere l’intero risarcimento da ciascuno di essi, indipendentemente dalla misura del relativo apporto causale nella determinazione dell’evento. (Ordinanza 25922 del 5 settembre 2023 della Cassazione)

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