Danno permanente futuro relativo ad una spese periodica: va liquidato in forma di rendita
Possibile, comunque, anche moltiplicare il danno annuo per il numero di anni per cui verrà sopportato

Il danno permanente futuro, consistente nella necessità di sostenere una spesa periodica vita natural durante - per assistenza domiciliare, nel caso specifico -, non può essere liquidato attraverso la semplice moltiplicazione della spesa annua per il numero di anni di vita stimata della vittima, ma va liquidato o in forma di rendita, oppure moltiplicando il danno annuo per il numero di anni per cui verrà sopportato, e, quindi, abbattendo il risultato in base ad coefficiente di anticipazione, ovvero, infine, attraverso il metodo della capitalizzazione, consistente nel moltiplicare il danno annuo per un coefficiente di capitalizzazione delle rendite vitalizie. Illogico, quindi, limitarsi alla mera moltiplicazione della spesa annua per il numero di anni di vita stimata della vittima. Questi i paletti fissati dai giudici, chiamati a prendere in esame un’istanza di risarcimento avanzata a fronte del danno conseguente al deficit del nervo radiale destro, e relativa limitazione funzionale della mano destra, cagionato da un erroneo intervento chirurgico di asportazione di un lipoma all’avambraccio destro. (Sentenza 17129 del 15 giugno 2023 della Cassazione)