Dice di essere stato investito sulle strisce da un veicolo scappato via ma non denuncia l’episodio: niente indennizzo

Per i giudici la mancata proposizione di denuncia o querela integra un indizio del fatto che il soggetto che chiede il risarcimento non sia stato in realtà danneggiato da un veicolo ‘pirata’

Dice di essere stato investito sulle strisce da un veicolo scappato via ma non denuncia l’episodio: niente indennizzo

Niente indennizzo assicurativo alla persona che sostiene di essere stata investita, mentre attraversava sulle strisce pedonali, da un motoveicolo che non si è fermato e che quindi non è stato possibile identificare, ma che non presenta denuncia o querela e in ‘Pronto Soccorso’ non dichiara di essere stata investita da un veicolo non identificato. Secondo i giudici, in sostanza, la mancata proposizione di denuncia o querela integra un indizio del fatto che il soggetto che chiede il risarcimento non sia stato in realtà danneggiato da un veicolo ‘pirata’; anche perché, di norma, chi ha subito un danno ad opera di un terzo desidera che quest’ultimo venga identificato e punito. Rilevante poi, nella vicenda presa in esame, un altro indizio: la persona investita non ha dichiarato in ‘Pronto Soccorso’ di essere stata investita da un veicolo non identificato, come sarebbe stato, invece, naturale, mentre nei referti medici è scritto solo che il fatto è avvenuto in Napoli a seguito di riferito incidente stradale. Infine, rilevante un ulteriore dettaglio: pur redigendo un referto di ‘Pronto Soccorso’, i sanitari non hanno, in base al racconto della persona infortunata, espressamente rilevato la responsabilità di terzi non identificato. E se nel referto non si legge che la persona infortunata abbia dichiarato di essere stata investita da un veicolo non identificato, allora, se ne deve dedurre che non lo fece proprio perché i sanitari sarebbero stai obbligati a riportare tutto nel referto. (Ordinanza 644 del 12 gennaio 2023 della Corte di Cassazione)

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