Donna cammina piedi nudi lungo il bordo della piscina: evidente l’imprudenza commessa

Inefficace la richiesta di ristoro economico presentata dalla vittima del brutto capitombolo

Donna cammina piedi nudi lungo il bordo della piscina: evidente l’imprudenza commessa

Respinta la richiesta di risarcimento da lei avanzata nei confronti della società che gestisce lo stabilimento termale in cui è ricompresa la piscina teatro dell’incidente. Censurata dai giudici la condotta tenuta dalla donna a fronte di una situazione di palese pericolosità. I giudici ribadiscono che quanto più la situazione di possibile danno è suscettibile di essere prevista e superata attraverso l’adozione, da parte della stessa persona danneggiata, delle cautele normalmente attese e prevedibili in rapporto alle circostanze, tanto più rilevante deve considerarsi l’efficienza causale del comportamento imprudente della medesima persona danneggiata nel dinamismo del danno. Valutando l’episodio oggetto del processo, i magistrati chiariscono che la violazione delle norme di sicurezza dettate per regolamentare le autorizzazioni amministrative, e certamente indice di una possibile colpa soggettivamente imputabile al gestore così come al custode della struttura, non può spostare la conclusione, poiché non giustificano la condotta incauta che, come in questo caso, sia giudicata tale. (Ordinanza 21675 del 20 luglio 2023 della Cassazione)

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