Figlio deceduto a seguito di un incidente, va risarcito adeguatamente il padre che ha con lui recuperato da pochi anni un rapporto
Non si può sminuire il danno subito dal genitore solo perché ha abbandonato anni addietro il figlio

Illogico ritenere minimo il danno subito dal padre per la perdita del figlio, anche se da giovanissimo genitore aveva abbandonato il figlio quando quest’ultimo era ancora un bambino di pochi anni. A maggior ragione, poi, se, come nella vicenda in esame, è appurato che in epoca recente il genitore e il figlio, cresciuto e teenager, hanno trovato il modo di ricreare un legame tra loro. Nello specifico, si è appurato che il figlio, deceduto a seguito di un incidente stradale, nacque da una relazione tra i giovanissimi genitori non sfociata né nel matrimonio né in una stabile convivenza e fu sostanzialmente abbandonato dal padre, tossicodipendente, quando era molto piccolo. Tuttavia, negli ultimi anni prima della morte del ragazzino, quest’ultimo ha ripreso i rapporti col padre, peraltro in modo continuativo e non sporadico. Inequivocabili due lettere del figlio al padre, lettere che testimoniano il fatto che il figlio, una volta arrivato all’adolescenza, accettò di riprendere i rapporti con il genitore e lo perdonò per il suo abbandono pregresso, arrivando a manifestare affetto sincero per lui. (Sentenza del 10 novembre 2022 della Corte d’appello di Bari)