Gara d’appalto pubblica: la stazione appaltante deve valutare la tempestività dell’autorizzazione del Tribunale fallimentare alla partecipazione della società in concordato
La presentazione dell’istanza di autorizzazione al Tribunale, durante la fase di verifica dei prescritti requisiti per l’aggiudicazione dell’appalto, non determina, di per sé, l’esclusione dell’operatore economico dalla gara

A fronte di una società che è soggetta a un concordato con continuità aziendale in bianco e che punta a prendere parte ad una procedura ad evidenza pubblica, spetta alla stazione appaltante valutare, nell’ambito della propria discrezionalità, la tempestività dell’autorizzazione del Tribunale fallimentare (e della proposizione della relativa istanza da parte della società) alla partecipazione alla gara, rispetto alle tempistiche di conclusione della procedura. In questa ottica, quindi, la presentazione dell’istanza di autorizzazione al Tribunale, durante la fase di verifica dei prescritti requisiti per l’aggiudicazione dell’appalto, non determina, di per sé, l’esclusione dell’operatore economico dalla gara ma, comunque, espone quest’ultimo al rischio di ottenere il provvedimento autorizzatorio in tempi che la stazione appaltante reputa non compatibili con una celere definizione della procedura. I giudici ricordano poi che il concordato in bianco gode, ai fini della partecipazione a una gara d’appalto, dell’analogo trattamento di favore previsto per il concordato con continuità aziendale. In sostanza, dal quadro normativo emerge come la regola generale dell’incompatibilità tra procedure concorsuali e procedure ad evidenza pubblica subisca un’eccezione per l’ipotesi del concordato preventivo con continuità aziendale, nel vigore del quale si consente all’impresa di partecipare alle procedure di gara, a determinate condizioni. E ciò in coerenza con la finalità recuperatoria che connota l’istituto, che sarebbe frustrata dalla sanzione espulsiva prevista dal ‘Codice dei contatti pubblici’. (Sentenza 3736 del 6 marzo 2023 del Tribunale amministrativo regionale del Lazio)