Giovane adolescente in formazione: sì all’incremento del mantenimento da parte del padre
I giudici hanno fissato il fabbisogno della ragazzina in circa 750-800 euro mensili, da ripartirsi in base alle disponibilità di ciascun genitore secondo il criterio proporzionale

A fronte della formazione di una giovane adolescente, è legittimo ritenere necessario un incremento del mantenimento che dovranno versarle i genitori ormai separati. Inutile, su questo fronte, le obiezioni sollevate dall’uomo. I giudici precisano, nel caso specifico, che l’assegno mensile di mantenimento posto a carico del genitore della ragazza, e quantificato in 500 euro, deve ritenersi adeguato alle esigenze connesse alla formazione di una adolescente. Per maggiore chiarezza, i giudici sottolineano, innanzitutto, che la madre si occupa della cura e dell’accudimento della figlia, e poi fissano in 500 al mese il contributo dovuto dal padre per il mantenimento della ragazzina, calcolando anche in misura minima le spese relative all’abitazione. In sostanza, si è tenuto conto, precisano i giudici, non solo delle rispettive sostanze dell’uomo e della donna, ma anche della loro rispettiva capacità di lavoro - professionale o casalingo -, con espressa valorizzazione, oltre che delle risorse economiche individuali, anche delle accertate potenzialità reddituali, in uno con la considerazione delle esigenze attuali della minore, nonché dei tempi di permanenza della minore stessa presso ciascun genitore e della valenza economica dei compiti domestici e di cura da loro assunti. (Ordinanza 16520 del 12 giugno 2023 della Cassazione)