Gradino sbeccato agli ‘Uffizi’: Ministero della Cultura colpevole per la caduta del visitatore

Respinta la tesi di una presunta impossibilità di controllo del luogo. La vetustà dell’edificio e la sua fruizione da parte di un numero elevato di visitatori non costituiscono elementi neppure astrattamente idonei a impedirne il controllo

Gradino sbeccato agli ‘Uffizi’: Ministero della Cultura colpevole per la caduta del visitatore

Colpevole il Ministero della Cultura per il capitombolo subito agli Uffizi da un turista tradito da un gradino sbeccato. Riconosciuto alla vittima dell’incidente un risarcimento di quasi 24.000 euro. Per i giudici la acclarata vetustà dell’edificio e la sua fruizione da parte di un numero elevato di visitatori non costituiscono elementi idonei a impedirne il controllo e ad esonerare l’amministrazione dall’obbligo di assicurare adeguate condizioni di sicurezza e, quindi, anche di intervenire sul gradino lesionato che, presente lungo la scalinata del loggiato degli Uffizi, ha tradito il visitatore. Inutile, quindi, la sottolineatura, da parte del Ministero, del fatto che la rottura minima del gradino era dovuta alla normale degradazione causata dal passare del tempo e che, comunque, imperfezioni quali quella che ha causato la caduta ben possono essere pacificamente qualificate come prevedibili in un luogo come il Loggiato degli Uffizi, struttura risalente al XVI secolo. Per i giudici di Cassazione, però, è illogico il riferimento a una presunta impossibilità di controllo del luogo, anche perché la vetustà dell’edificio e la sua fruizione da parte di un numero elevato di visitatori non costituiscono elementi neppure astrattamente idonei a impedirne il controllo. (Ordinanza 37060 del 19 dicembre 2022 della Corte di Cassazione)

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