Incaricato della liquidazione di azienda: come individuare il compenso spettante al professionista?

Necessario fare riferimento testuale alle attività realizzate e alle passività definitivamente accertate

Incaricato della liquidazione di azienda: come individuare il compenso spettante al professionista?

Nel determinare il totale dell’attivo e del passivo è corretto il riferimento agli elementi statici derivanti dagli importi effettivamente appostati dal liquidatore nel bilancio conseguente all’avvenuta cessione dell’azienda. I giudici ricordano che la finalizzazione dell’attività del liquidatore è identificata nella liquidazione dell'attivo e nella estinzione delle passività e aggiungono che nessun dato ermeneutico né letterale, né sistematico, appare confortare la diversa tesi secondo cui l’attivo e il passivo rilevanti sarebbero quelli derivanti esclusivamente dal contratto di cessione di azienda. Nel caso specifico preso in esame, quindi, essendo incontestatamente esaurita l’attività di liquidazione svolta dal professionista, l’unico indicatore rilevante per la determinazione del compenso spettante a tale titolo sono le risultanze contabili appostate nel bilancio della società in liquidazione. Difatti, tutta l’attività del liquidatore, ivi compresa l’eventuale cessione di azienda in cui si sia concretizzata la liquidazione dell’attivo, si riversa nel bilancio di liquidazione dallo stesso predisposto. Ed è a tali valori che la normativa inequivocabilmente si riferisce, senza che gli strumenti contrattuali per addivenire alla conclusione della ridetta attività possano assumere un’autonoma rilevanza ai fini della valutazione dei dati rilevanti per procedere alla liquidazione. (Ordinanza 20869 del 18 luglio 2023 della Cassazione)

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