Lancia alcuni sassi contro i cani presenti su un terrazzo: condannato e obbligato a risarcire il padrone degli animali

Impossibile, in sostanza, mettere in dubbio il dolo diretto e intenzionale della condotta delittuosa. L’autore si era avvicinato allo spazio sottostante il terrazzo e aveva mirato il lancio in alto, con l’obiettivo inequivoco di colpire i cani lì presenti

Lancia alcuni sassi contro i cani presenti su un terrazzo: condannato e obbligato a risarcire il padrone degli animali

Lancia alcuni sassi contro i cani presenti su un terrazzo: condannato e obbligato a risarcire il padrone degli animali. A inchiodare l’uomo responsabile dell’assurdo gesto sono state le immagini fornite da un impianto di videosorveglianza. Impossibile, proprio alla luce dei filmanti disponibili, mettere in dubbio il dolo caratterizzante la sua condotta, che, osservano i giudici, aveva palesemente l’obiettivo di colpire le povere bestie. Il quadro probatorio, tracciato, come detto, soprattutto grazie alle immagini fornite da un impianto di videosorveglianza, è ritenuto sufficiente per condannare l’uomo sotto processo, ritenuto colpevole di maltrattamento di animali, a prescindere dall’avere o meno colpito i cani destinatari dei lanci di sassi. Impossibile, in sostanza, mettere in dubbio il dolo diretto e intenzionale della condotta delittuosa tenuta dall’uomo, il quale si era avvicinato allo spazio sottostante il terrazzo e aveva mirato il lancio in alto, con l’obiettivo inequivoco di colpire i cani lì presenti. Per chiudere il cerchio, infine, viene sancito anche l’obbligo dell’uomo di ristorare economicamente il padrone dei cani. Su questo fronte i giudici precisano che ai fini della condanna generica al risarcimento dei danni non è necessaria la prova della concreta esistenza di danni risarcibili, essendo sufficiente l’accertamento della potenziale capacità lesiva del fatto dannoso. (Sentenza 12001 del 22 marzo 2023 della Corte di Cassazione)  

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