Lecca una ragazza: condannato per violenza sessuale

Sancito anche il diritto della ragazza ad ottenere un risarcimento, quantificato in 5.000 euro e giustificato dai postumi traumatizzanti da lei manifestati in una sofferta deposizione testimoniale, intervallata anche da crisi di pianto

Lecca una ragazza: condannato per violenza sessuale

Inequivocabili le condotte tenute dall’uomo finito sotto processo e raccontate nei dettagli dalla vittima. A confermare il modus agendi dell’uomo anche alcuni precedenti simili, non culminati però in un contatto fisico con le donne da lui prese di mira. A rendere l’episodio ancora più grave, infine, anche il fatto che l’uomo abbia fatto visionare sul proprio smartphone alla ragazza alcuni secondi di un video pornografico. Fragilissima la ricostruzione proposta dalla difesa, secondo cui l’uomo si è limitato a compiere un gesto di galanteria, baciando il dorso della mano della ragazza. Per i giudici tale versione è inverosimile, anche perché il gesto in questione risulta ormai desueto, oltre che inappropriato in questo caso, trovandosi l’uomo al cospetto di un’adolescente in pigiama. Secondo i giudici è palese la costanza del modus agendi dell’uomo, il quale, però, si ritrova ora condannato per avere travalicato, in questo caso specifico, l’ambito di un approccio solo sconveniente, stante la dimensione anche corporea del contatto tra lui e la ragazza. I giudici sanciscono anche il diritto della ragazza ad ottenere un risarcimento, quantificato in 5.000 euro e giustificato dai postumi traumatizzanti da lei manifestati in una sofferta deposizione testimoniale, intervallata anche da crisi di pianto. (Sentenza 36814 del 29 settembre 2022 della Corte di Cassazione)

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