Legittimo l’arresto della giovane rom che ignora il foglio di via e rientra in città
A certificarne la gravità della condotta è il fatto che l’imputata, in passato condannata per furti ai danni di turisti, sia stata beccata di nuovo ad aggirarsi in mezzo a gruppi in vacanza

Legittimo l’arresto della giovane rom che, allontanata dal territorio comunale a causa dei furti perpetrati a danno dei turisti, viene beccata nel centro cittadino, proprio in mezzo ad alcuni gruppi di vacanzieri. Per i giudici è non solo sacrosanto l’originario provvedimento della Questura, ma è anche giustificata la sanzione adottata a fronte della reiterata violazione compiuta dalla donna, che ha consapevolmente ignorato la limitazione impostale in origine col foglio di via obbligatorio che le inibiva per trentasei mesi il ritorno nel Comune. In particolare, i giudici mostrano di condividere il trattamento sanzionatorio, ossia i sette mesi di arresto, soprattutto tenendo presente la pervicacia nel delitto di cui ha dato prova la donna, avendo ella reiterato per ben undici volte, in un brevissimo arco temporale, la violazione del provvedimento amministrativo e con condotte rinnovate nonostante i continui interventi delle forze dell’ordine. Allo stesso tempo, vengono evidenziate le numerose condanne per furto riportate dalla donna e viene anche rilevato come l’imputata, in nove occasioni, è stata identificata mentre si aggirava in piazza in mezzo ai turisti. (Sentenza 33395 del 12 settembre 2022 della Corte di Cassazione)