Mancanza di risposte ai bisogni di un giovane disabile: evidente la responsabilità del Comune
Va riconosciuto il risarcimento del danno esistenziale in caso di mancata predisposizione del progetto individuale per il soggetto con disabilità

I giudici precisano che si fa riferimento al danno non patrimoniale patito tanto dai genitori quanto dal minore disabile, quale conseguenza diretta e immediata della mancata evasione dell’istanza tendente alla predisposizione in favore del minore stesso, riconosciuto portatore di handicap in situazione di gravità, del cosiddetto progetto individuale di vita, progetto che ciascun Comune di riferimento deve predisporre, d'intesa con le aziende unità sanitarie locali, nell'ambito delle risorse all’uopo rese disponibili, su richiesta del soggetto. I giudici aggiungono che, nel caso di violazione dei diritti del minore disabile costituzionalmente garantiti e protetti, può farsi luogo al risarcimento del danno esistenziale, che è individuabile negli effetti che la diminuzione (anche temporanea) delle ore di assistenza ha sullo sviluppo del disabile in situazione di gravità, in considerazione dell'interruzione del processo di promozione dei suoi bisogni di cura, di istruzione e di partecipazione a fasi di vita normale, e quantificabile in via equitativa, trattandosi di nocumenti di natura non economica. (Sentenza 748 del 5 ottobre 2023 del Tribunale amministrativo regionale della Calabria)