Medico sottoposto a procedimento penale: notizia non vera e testata giornalistica condannata

Riconosciuto il risarcimento al medico. Evidente, secondo i giudici, il carattere diffamatorio del pezzo giornalistico oggetto del processo

Medico sottoposto a procedimento penale: notizia non vera e testata giornalistica condannata

Testata giornalistica condannata a risarcire il medico presentato come sottoposto a un procedimento penale, mai avviato, per un reato di falso. Per i giudici è palese il carattere diffamatorio del pezzo giornalistico oggetto del processo. Difatti, dalla lettura emerge che il giornalista aveva presentato il medico come sottoposto a procedimento penale per un reato di falso, a seguito dell’esposto dei genitori di un bambino che aveva subito un intervento di biopsia da cui era scaturita, purtroppo, la perforazione del colon, mentre, successivamente, la notizia dell’avvio del procedimento penale per falso, lesiva della reputazione del medico, si è rivelata assolutamente non vera. Respinta la tesi proposta dai legali che rappresentano testata e giornalista, tesi secondo cui era necessario valorizzare la circostanza – vera – dell’esposto presentato dai genitori del bambino contro il primario, con l’accusa di aver fatto firmare loro una liberatoria in bianco, poiché a quell’esposto era da associare l’obbligatorietà dell’iscrizione del medico nel registro degli indagati. I giudici hanno chiarito che la notizia non era quella della semplice denunzia, ma proprio quella specifica dell’avvio del procedimento da parte degli organi inquirenti (l’accusa) per il falso penalmente rilevante. (Ordinanza 29265 del 7 ottobre 2022 della Corte di Cassazione)

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