Musica ad alto volume nel locale: condannato il titolare

Musica ad alto volume: le onde sonore ‘invadono’ una casa e fanno condannare il titolare del locale

Musica ad alto volume nel locale: condannato il titolare

Rilevanti le testimonianze fornite da due residenti e le numerose sottoscrizioni per l’esposto contro il titolare del locale. Decisivo, infine, l’accertamento compiuto dalla polizia giudiziaria. I giudici chiariscono, a fronte della vicenda presa in esame, che, se la musica nel locale è diffusa ad alto volume, tanto da creare onde sonore capaci di ‘invadere’ una casa vicina, regolarmente abitata da una famiglia, e idonee ad arrecare fastidio anche a persone che risiedono non nelle vicinanze, allora è sacrosanta la condanna del titolare. A maggior ragione, poi, a fronte dei decibel - ben 7 - registrati con verifica ad hoc dalla polizia giudiziaria. Nello specifico, viene fatto riferimento alle convergenti deposizioni di due testimoni, i quali, abitanti, così come tutti gli altri sottoscrittori dell’esposto mirato a sollevare il problema, nelle vicinanze del locale, descrivono sia le emissioni musicali provenienti dall’interno del locale che gli schiamazzi degli avventori che, specie d’estate, stazionavano all’esterno, emissioni e schiamazzi forieri di disturbo per l’intero vicinato. Evidente, anche alla luce dei decibel registrati, l’attitudine della propagazione delle onde sonore a turbare la quiete pubblica. (Sentenza 19594 del 10 maggio 2023 della Cassazione)

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