Niente misure protettive per la società agricola che ha ceduto da tempo l’azienda
Decisiva la constatazione che da circa due anni non vi è più alcuna attività di impresa in esercizio da parte della società

Escluso il riconoscimento delle misure protettive del patrimonio per la società agricola che ha ceduto da tempo l’azienda ed è rimasta proprietaria solo di alcuni terreni, concessi, in parte, in affitto agrario al cessionario dell’azienda. I giudici sottolineano come, in questo caso, non vi sia più, da circa due anni, alcuna attività di impresa in esercizio da parte della società. Questo dettaglio è fondamentale perché il risanamento dell’impresa va inteso come riequilibrio finanziario e patrimoniale che le consenta di restare sul mercato, e tale finalità può essere perseguita solo attraverso la continuazione dell’attività da parte dello stesso imprenditore o la cessione dell’azienda a terzi. L’obiettivo della composizione negoziata non è, quindi, la mera ristrutturazione dell’esposizione debitoria bensì la salvezza dell’attività di impresa. Per questo, una prospettiva di mera liquidazione dei singoli beni con disaggregazione del compendio aziendale non è compatibile con il risanamento dell’impresa. (Decreto dell’8 febbraio 2023 del Tribunale di Livorno)