Niente ‘permesso di costruire’ per realizzare alcune tramezzature nell’immobile e ricavare così più stanze

Decisivo il fatto che non sia emerso alcun mutamento della volumetria complessiva o dell’originaria destinazione d’uso dell’immobile

Niente ‘permesso di costruire’ per realizzare alcune tramezzature nell’immobile e ricavare così più stanze

Tramezzature nell’immobile per ricavare più stanze: lavori legittimi anche senza ‘permesso di costruire’. Caduta definitivamente l’accusa a carico di un uomo per presunta violazione del ‘Testo unico sull’edilizia’. Decisivo, secondo i giudici, il fatto che non sia emerso alcun mutamento della volumetria complessiva o dell’originaria destinazione d’uso dell’immobile. I giudici osservano che i lavori sono consistiti nella creazione di un’altra camera, ottenuta dalla ripartizione di un vano con modifiche apportate anche all’impianto elettrico e alla pavimentazione per renderli idonei all’alloggio e aggiungono che tale tipologia di lavori non è assoggettata a ‘permesso di costruire’ se non vi è un mutamento della volumetria complessiva né dell’originaria destinazione d’uso dell’immobile. In sostanza, non è emerso alcun mutamento della volumetria complessiva o dell’originaria destinazione d’uso dell’immobile, e ciò rende legittima, e quindi non punibile, la condotta del proprietario dell’immobile finito sotto processo per avere realizzato alcune tramezzature. Decisivo il richiamo al principio secondo cui solo in presenza di un mutamento della volumetria complessiva, ovvero di una modifica della destinazione d’uso, anche soltanto mediante opere interne, deve ritenersi necessario, ai fini del mero frazionamento dell’unità immobiliare, il ‘permesso di costruire’. (Sentenza 14964 dell’11 aprile 2023 della Cassazione)

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