Online foto con scritta offensiva davanti a una vettura della Polizia locale: niente condanna
Escluso il reato di vilipendio alle forze armate. La Polizia locale di un Comune non possiede, difatti, la qualifica di forza armata

Posta su Instagram una foto, che lo ritrae davanti a una vettura della Polizia locale, accompagnata dalla frase ‘Fuck the police’, ma i giudici escludono, a sorpresa, il reato di vilipendio alle forze armate. Cade definitivamente l’accusa a carico di un ragazzo minorenne: decisiva la constatazione che la Polizia locale di un Comune non possiede la qualifica di forza armata, precisano i giudici. Risale all’aprile del 2019 lo sgradevole post pubblicato on line su Instagram. Inequivocabile il contenuto e inevitabile l’accusa di vilipendio delle forze armate. Per i giudici, però, tale accusa è priva di fondamento. Ciò perché la Polizia locale di un Comune non possiede la qualifica di forza armata, anche se armi da fuoco sono in dotazione degli agenti della Polizia municipale. Per maggiore chiarezza, poi, i magistrati sottolineano che in Italia le forze armate sono costituite dall’Esercito, dalla Marina militare e dall’Aeronautica militare mentre l’Arma dei Carabinieri ha assunto tale qualifica solo nell’ottobre del 2000. Invece, gli altri corpi militari dello Stato e le forze di Polizia civili non possiedono tale qualifica, che costituisce elemento normativo indispensabile richiesto dal reato di vilipendio. Di conseguenza, la censurabile condotta tenuta on line dal ragazzo sotto processo, e caratterizzata da una inequivocabile offesa all’indirizzo della Polizia locale, non è catalogabile come vilipendio delle forze armate. (Sentenza 35328 del 22 settembre 2022 della Corte di Cassazione)