Pietrisco e un materasso sulla strada: niente risarcimento per il capitombolo del motociclista
In ragione delle ottime condizioni di visibilità esistenti al momento dell’incidente e della consolidata conoscenza dello stato dei luoghi, il conducente della moto aveva la concreta possibilità di percepire la presenza, sulla carreggiata, del materasso e del brecciame

Materasso e pietrisco sulla strada cittadina: niente risarcimento per il motociclista finito a terra. I giudici escludono, difatti, la responsabilità del Comune, mentre pongono in evidenza, invece, la condotta imprudente e disattenta dell’uomo in sella alla sua moto. Nessun dubbio sulla rovinosa caduta subita da un motociclista che si è ritrovato davanti, all’improvviso, un materasso, mentre, allo stesso tempo, il pietrisco presente sulla strada gli ha reso difficile tenere l’aderenza. Ciò nonostante, però, va respinta la richiesta di risarcimento avanzata nei confronti del Comune. Per i giudici, difatti, il motociclista è stato imprudente, e se fosse stato più attento, avrebbe potuto evitare il capitombolo. Su questo punto i giudici osservano che il motociclista, in ragione delle ottime condizioni di visibilità esistenti al momento dell’incidente e della consolidata conoscenza dello stato dei luoghi, aveva la concreta possibilità di percepire la presenza, sulla carreggiata, del materasso e del brecciame. Di conseguenza, il sinistro stradale è riconducibile esclusivamente ad una guida disattenta e imprudente del motociclista, tale da assumere un’idoneità causale suscettibile di interrompere ogni nesso con gli aspetti di pericolosità della cosa custodita dal Comune. (Ordinanza 31106 del 21 ottobre 2022 della Corte di Cassazione)