Fondamentale garantire anche al minorenne il contraddittorio attraverso la nomina di un tutore provvisorio o di un curatore speciale
Nello scontro tra madre e padre – come in tutti i procedimenti che riguardano minori – deve essere garantito al figlio minorenne il contraddittorio attraverso la nomina di un tutore provvisorio o di un curatore speciale – quando si profili un conflitto di interessi tra il minore stesso e i suoi rappresentanti legali (genitori o tutore) – oppure attraverso l’ascolto da parte del giudice laddove il minore sia parte in senso sostanziale ma non acquisisca anche la qualità di parte in senso formale. I giudici ricordano che, normativa alla mano, nei procedimenti de potestate l’obbligo di difesa tecnica riguarda anche il minore, e quindi il contraddittorio deve necessariamente essere integrato anche nei suoi confronti, poiché i genitori non possono rappresentarlo in giudizio, dal momento che nei procedimenti aventi ad oggetto, come nella vicenda esaminata dai giudici, la limitazione della responsabilità genitoriale o la sua decadenza, genitori e figli rivestono sempre posizioni potenzialmente contrapposte. Consequenziale la necessità, nei procedimenti de potestate, di nominare un curatore speciale che tuteli gli interessi esclusivi del minore. (Ordinanza 38720 del 6 dicembre 2021 della Cassazione)