Professoressa aggressiva in classe: non è diffamatoria la segnalazione scritta dei genitori al preside
Se la professoressa è aggressiva e poco educata in classe, allora i genitori degli alunni hanno il sacrosanto diritto di scrivere al preside dell’istituto e al Provveditorato degli Studi per segnalare il problema.

Impossibile catalogare come diffamatorio l’esposto scritto fatto dai genitori, e mirato a porre sotto accusa la docente, poiché, pur a fronte della mancanza di sanzioni disciplinari da parte della scuola, sono emersi comunque i comportamenti poco urbani da lei tenuti in classe. Riconosciuta dai giudici la scriminante dell'esercizio del diritto di critica, quantomeno putativo, discendente pure dall’esercizio del diritto-dovere genitoriale, anche tenendo presente, poi, il contenuto della missiva, contenuto non denigratorio di per sé, ma esplicativo e rappresentativo delle ragioni per le quali, a tutela dei propri figli minori, i genitori rappresentavano al dirigente scolastico la situazione relativa ai comportamenti tenuti in classe dalla docente. Decisiva la plausibilità della ricostruzione delle prove, utili a determinare l'applicabilità della scriminante putativa in relazione alla condotta diffamatoria contestata ai genitori, nonché la comprensibile necessità di porgere vibrate rimostranze al preside dell’istituto scolastico, esternate nella missiva incriminata da parte dei genitori degli alunni coinvolti, in qualche modo, dai comportamenti disdicevoli, concordemente attribuiti da più fonti alla professoressa. (Sentenza 17813 del 28 aprile 2023 della Cassazione)