Radici non segnalate con evidente avvallamento dell’asfalto: niente risarcimento per la persona danneggiata
La palese evidenza dell’avvallamento dell’asfalto non lascia alcun dubbio sulla reale possibilità per la persona danneggiata di prevedere ed evitare con una minima accortezza la caduta

Nessun risarcimento per il privato cittadino che, camminando lungo un marciapiede cittadino, inciampa su un gruppo di radici non segnalate e finisce rovinosamente. Impossibile addebitare alcuna responsabilità al Comune se emerge, come nel caso preso in esame dai giudici, la condotta disattenta tenuta dalla persona danneggiata. In particolare, i giudici rilevano, sulla scorta di ricca documentazione fotografica, che le grosse radici dell’albero di alto fusto presente sul marciapiede avevano creato un avvallamento dell’asfalto talmente evidente da non lasciare alcun dubbio sulla reale possibilità per la persona danneggiata di prevedere ed evitare con una minima accortezza la caduta. A completare il quadro, poi, i giudici aggiungono che, come emerso dalle dichiarazioni rese da una testimone, la vittima del capitombolo aveva anche una adeguata conoscenza dei luoghi che hanno fatto da scenario all’incidente. A salvare il Comune, quindi, è la imprevedibilità della condotta tenuta dalla persona danneggiata, a fronte delle condizioni di assoluta evidenza dell’avvallamento del marciapiede. (Ordinanza 16200 dell’8 giugno 2023 della Cassazione)