Residuo di cemento vicino ai cassonetti: donna cade ma non viene risarcita
Nessun addebito a carico del Comune. Per i giudici non vi sono dubbi: a fronte della perfetta visibilità del residuo di cemento, una maggiore accortezza, scevra da disattenzione, avrebbe agevolmente consentito alla donna di evitare l’evidente ostacolo

Respinta definitivamente l’istanza risarcitoria avanzata da una signora. Per i giudici non vi sono dubbi: a fronte della perfetta visibilità del residuo di cemento, una maggiore accortezza, scevra da disattenzione, avrebbe agevolmente consentito alla donna di evitare l’evidente ostacolo. Per i giudici non vi sono dubbi: l’episodio è addebitabile alla condotta superficiale della donna. Libero, quindi, il Comune da ogni possibile responsabilità per il capitombolo subito dalla donna. In sostanza, pur essendo emersa la presenza, sul luogo teatro del sinistro, di un modesto ostacolo, costituito da un residuo di cemento, è decisivo il riferimento alla condotta incauta tenuta dalla donna. In particolare, viene dato rilievo alla «perfetta visibilità - sia per la piena luminosità dell’ora diurna, cioè le 11, sia per la natura della struttura - del residuo di cemento in cui la donna è inciampata, e ciò consente di pervenire alla considerazione per cui una maggiore accortezza avrebbe agevolmente consentito» alla donna «di evitare l’evidente ostacolo. (Ordinanza 26013 del 6 settembre 2023 della Cassazione)