Ristrutturazione dei debiti: fondamentale il consenso dei creditori

Logico prescindere dalla forma adottata. Ciò che conta è che sia accertata la genuinità del consenso prestato dai creditori

Ristrutturazione dei debiti: fondamentale il consenso dei creditori

Via libera all’omologa degli accordi di ristrutturazione dei debiti se, a prescindere dalla forma adottata, emerge la genuinità del consenso prestato dai creditori. Nel caso specifico, relativo ad una società in liquidazione, i giudici hanno sottolineato che, a fronte dell’attuale contesto normativo, nessuna norma prescrive una forma precisa per gli accordi di ristrutturazione dei debiti. Ciò, di conseguenza, esclude la necessità dell’autenticazione notarile delle sottoscrizioni da parte dei creditori, potendo l'autenticazione essere surrogata da altri elementi che risultino idonei a garantire la genuinità del consenso da loro prestato. Nel caso specifico preso in esame dai giudici, poi, tale genuinità è stata ravvisata nella sussistenza di una serie di elementi, quali lo scambio di ciascuna proposta e relativa accettazione, firmate digitalmente, a mezzo Posta Elettronica Certificata, la validità delle firme digitali e la loro riferibilità a ciascun creditore, la presenza di lettere di conferma da parte dei creditori circa l’apposizione delle sottoscrizioni e la volontà di adesione agli accordi, l’assenza di opposizioni all’omologazione, poiché i creditori aderenti avrebbero potuto opporsi qualora vi fosse stato un consenso non validamente prestato. (Sentenza del 3 ottobre 2023 del Tribunale di Alessandria)

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