Sanzione pecuniaria per la madre che ostacola per anni l’esercizio di visita del padre alla figlia piccola

Il censurabile comportamento tenuto dalla donna spinge i giudici anche a respingere l’ipotesi di un affido esclusivo della ragazzina alla madre

Sanzione pecuniaria per la madre che ostacola per anni l’esercizio di visita del padre alla figlia piccola

Niente affido esclusivo della figlia alla madre se quest’ultima ha ostacolato, per alcuni anni, l’esercizio del diritto di visita del padre della ragazzina e con quest’ultima ha instaurato un rapporto per nulla sano. Come conseguenza, poi, i giudici ritengono anche legittima una piccola sanzione pecuniaria nei confronti della donna. I giudici precisano che la richiesta di affido esclusivo della ragazzina, richiesta avanzata dalla madre, è stata respinta soprattutto perché i presunti problemi del padre, cioè la dipendenza dall’alcool, non risulta abbiano costituito la causa del dedotto interesse dell’uomo verso la figlia, anche tenendo presente il comportamento ostruzionistico tenuto dalla donna. Peraltro, le iniziali difficoltà dell’uomo non hanno impedito alla ragazzina di provare sentimenti di affetto nei confronti del padre, conosciuto solo di recente. Peraltro, va tenuto presente, aggiungono i giudici, che nella ragazzina sono emersi i tratti evidenti di problematiche connesse alla mancanza di una figura genitoriale ulteriore e diversa rispetto a quella materna, che è risultata essere foriera di aspetti punitivi e pericolosi quali la menzogna e la paura, caratterizzata, quest’ultima, anche dalla volontà di compiacere la madre e di gratificarne il bisogno di affetto. (Ordinanza 26352 del 7 settembre 2022 della Corte di Cassazione)

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