Scippatore colpisce di sera e in un luogo angusto: riconosciuta la minorata difesa della vittima

Inevitabile e legittima una condanna più severa per lo scippatore. Decisivo il riferimento all’orario e al contesto in cui si è verificato l’episodio

Scippatore colpisce di sera e in un luogo angusto: riconosciuta la minorata difesa della vittima

Scippatore colpisce di sera e in un luogo angusto ed isolato: riconosciuta la minorata difesa della vittima. Condanna più severa, quindi, per un uomo che ha sottratto il portafogli a un altro uomo, approfittando del contesto e dell’orario. Ricostruito l’episodio, cioè uno scippo verificatosi nell’ottobre del 2020 nel centro di Frosinone, i giudici ritengono sacrosanta la colpevolezza dello scippatore, ritenendolo responsabile del reato di furto con strappo con l’aggravante della minorata difesa della vittima. In particolare, viene sottolineato che l’uomo sotto processo ha esercitato forza sulla mano della vittima, strappando dalla presa della vittima il portafoglio, riconoscendo inoltre la minorata difesa. Su quest’ultimo punto i giudici rimarcano che il fatto è accaduto alle ore 20.20 del 30 ottobre in un luogo privo di passanti e angusto, da cui sarebbe stato difficile fuggire. Respinta la tesi difensiva secondo cui è possibile mettere in discussione la minorata difesa della vittima, dal momento che il fatto era avvenuto alle ore 20 sì ma nel centro storico di Frosinone, notoriamente affollato di giovani. (Sentenza 16986 del 21 aprile 2023 della Cassazione

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