Scontro tra veicoli: la colpa di uno dei conducenti non basta a liberare gli altri conducenti

Necessario verificare in concreto se gli altri conducenti coinvolti abbiano o meno tenuto una condotta di guida corretta

Scontro tra veicoli: la colpa di uno dei conducenti non basta a liberare gli altri conducenti

A fronte di uno scontro tra veicoli, l’accertamento della colpa di uno dei conducenti dei mezzi coinvolti non può, per ciò solo, far ritenere superata la presunzione posta a carico anche degli altri conducenti coinvolti. Ciò comporta la necessità di verificare in concreto se questi ultimi abbiano o meno tenuto una condotta di guida corretta. Proprio alla luce di questo principio, i giudici hanno sancito la pari responsabilità di due motociclisti – uno identificato, l’altro rimasto ignoto – coinvolti in un incidente dalla dinamica chiara, tanto da avere consentito di identificare i comportamenti irregolari tenuti da entrambi i conducenti. Nello specifico, il motociclista rimasto ignoto, che si trovava davanti al motociclista identificato, ha effettuato improvvisamente una inversione ad ‘U’, obbligando il conducente che era dietro di lui ad una manovra di emergenza che gli faceva perdere l’equilibro e lo portava ad impattare contro una cabina dell’ENEL. I giudici considerano acclarata la responsabilità del motociclista rimasto ignoto, ma ritengono colpevole anche il motociclista identificato, poiché, osservano, quest’ultimo avrebbe potuto tenere una velocità inferiore adeguata alle condizioni. (Ordinanza 36583 del 14 dicembre 2022 della Corte di Cassazione)

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