Scuote il figlioletto e ne causa la morte: madre colpevole di omicidio anche se non voleva maltrattare il bambino
I ripetuti scuotimenti inflitti, la loro direzione e la loro durata, il numero delle ecchimosi riscontrate sul corpo del bambino consentono legittimamente di dedurre la sussistenza nella madre del dolo del delitto di percosse ovvero di quello di lesioni personali

Madre scuote il figlioletto di pochi mesi e gli causa lesioni che ne provocano la morte: condannata per omicidio anche se non voleva maltrattare il bambino. Ricostruita la triste vicenda che ha portato alla morte di un bambino con pochi mesi di vita, i giudici ritengono sacrosanta la condanna della donna, colpevole, in sostanza, di omicidio preterintenzionale. I magistrati riconoscono che la donna non ha posto in essere gli scuotimenti poi rivelatisi fatali, ed oggetto del processo, con l’intento di maltrattare il proprio bambino, ma, aggiungono, comunque quei ripetuti scuotimenti inflitti, la loro direzione e la loro durata, il numero delle ecchimosi riscontrate sul corpo del bambino consentono legittimamente di dedurre la sussistenza del dolo del delitto di percosse ovvero di quello di lesioni personali – in particolare nella forma eventuale, per l’accettazione del rischio di possibili conseguenze –e, perciò, la responsabilità penale della donna, a seguito della morte del figlioletto, per il delitto di omicidio preterintenzionale. (Sentenza 11670 del 20 marzo 2023 della Corte di Cassazione)